giovedì 29 dicembre 2011

Prova Allen&Heath xone DB2

Negli ultimi giorni del 2011 è arrivato l'atteso mixer di casa Allen&Heath xone DB2, derivato dal prodotto di punta della casa inglese xone DB4. Il db2 è quindi il secondo genito della nuova generazione di mixer digitali progettato oltremanica, si presenta con un'estetica sostanzialmente identica al db4, con un'ottima cura per i dettagli estetici ma un diverso layout dei comandi.


Gli ingressi sono sempre a matrice con la possibilità quindi di assegnare lo stesso ingresso a più canali, però gli input digitali sono limitati a 2. Sotto il gain è posizionata l'equalizzazione che anche in questo caso è a scelta fra 3 diverse impostazioni: eq. kill, eq. ad attenuazione e modalità filter (LP HP con controllo risonanza). La selezione e la visualizzazione corrente delle 3 modalità avviene però tramite un'impostazione nel menù editabile sulle schermo a destra e deve essere identica su tutti i canali, non si ha più quindi la possibilità di selezionarla indifferentemente su ogni canale tramite lo switch dedicato che era presente sul db4.


Sotto l'eq troviamo direttamente i fader la cui curva di taglio può essere impostata sempre tramite il menù interno del mixer e che sono sembrati un po' più solidi e leggermente più duri di quelli montati sul db4. La sezione effetti si articola ora in 2 unità (X e Y) posizionate alla destra del mixer con il relativo schermo LCD di supporto e sono assegnate ai canali tramite un apposito switch, un po' come si assegnavano i filtri sullo storico xone 62 ma con la possibilità di escludere il crossfader in modo da prevenire spiacevoli cadute di volume accidentali. Gli effetti sono i medesimi presenti sul db4, con 5 gruppi al cui interno si possono scegliere svariati preset: nella sezione delay sono stati aggiunti anche gli echo e soprattutto il "roll" che in realtà sostituisce il campionatore presente sul db4 su ogni canale. I filtri analogici stile xone92 sono stati sostituiti da 2 filtri sweep passa-alto/passa-basso con un valore di risonanza preimpostato che sono posti sotto la manopolona delll'unità effetti e che vengono assegnati insieme. I filtri attivabili sull'eq hanno un carattere più deciso mentre i filtri assegnati insieme all'unità effetti sono decisamente più morbidi e comodi da usare per le fasi di mix.


I convertitori e la possibilità di editing del mixer sono gli stessi del db4: è possibile quindi ad esempio inserire un limiter sull'uscita o invertirne la fase, variare la luminosità dello schermo, scegliere diverse modalità per la gestione del segnale della cuffia o dei vumeters... non è presente però lo slot USB per il salvataggio delle impostazioni.
Il db2 è in sostanza un ottimo prodotto caratterizzato da un suono denso e compatto anche sulle basse frequenze nonostante il "cuore" digitale del mixer, con 2 unità effetti molto curate e che offrono una scelta creativa unica nel panorama dj, con controllo grafico dei parametri, potenziometro "expression" e manopolona "dry/wet" sovradimensionata e filtri assegnabili in diverse combinazioni. Presente anche la scheda audio interna a 4 canali stereo in e out, la possibilità di gestire diversi segnali MIDI tramite l'apposito pulsante "shift" di attivazione e la porta "Link" per il collegamento di altre unità A&H. Sicuramente c'è stata una riduzione della "potenza" rispetto all'xone db4 ma anche il prezzo è decisamente ridotto, prodotto consigliatissimo!


5 commenti:

Gio' ha detto...

Una domanda, dato che il discorso della qualità audio mi aveva colpito quando avevate parlato del DB4: com'è la qualità audio di questo mixer? Dato che la Allen è nota per il suo suono analogico ma va meno bene nel digitale (ho pure letto in giro che il DB4 ha un suono peggiore del DJM 800) volevo sapere se si sente tanto questa differenza tra la linea DB e la linea Xone, e come si posiziona questo DB2 rispetto ad altri digitali (DJM ed EVO principalmente). Grazie! :)

verdedj.com ha detto...

cioa Giò, il db2 è dotato degli stessi convertitori e della stessa scheda audio del db4, la qualità "tecnologica" è quindi la medesima. A nostro avviso ha un suono con più bassi e più "compatto" del Pioneer che è più brillante ma medioso, però il timbro sonoro è anche un po' come le donne, ognuno ha i suoi gusti :)

l'Ecler è rimasta un po' indietro sul digitale, Allen&Heath e Denon potrebbero essere considerati i prodotti con più attenzione per la timbrica (il Rane sixty eight è anche qualitativamente ottimo ma è fuori mercato come tipo di prodotto), Pioneer ha sicuramente un bel suono ma chi ama i bassi rimane generalmente un po' deluso

Gio' ha detto...

Ah ecco, proprio la risposta che cercavo! Sì, decisamente il timbro è come le donne: quel che fa impazzire uno può fare schifo a un altro, per questo è ottimo parlare di timbrica usando termini il più possibili specifici. Per esempio non pensavo che Allen facesse dei digitali "bassi", visto che nell'analogico sono tendenzialmente sui medi-alti (magari sbaglio, ma così mi è sembrato). Come anche credevo che gli Evo fossero equiparabili ad Allen digitali e a Pioneer, mentre scopro ora che non è così.
Vabbè, cercherò di sentirli, in ogni caso grazie per il prezioso aiuto!

Tony Cagnoni ha detto...

DOMANDONE.........ho visto che nel db2 i filtri sono molto diversi dai classici A&H.....in pratica volevo sapere se per levarli bisogna premere il tasto on-off che c'è sotto..oppure quel tasto è solo per gli effetti???

verdedj.com ha detto...

Ciao Tony, il db2, al contrario del db4, perde i classici filtri A&H analogici sostituiti dai 2 filtri digitali che si assegnano e attivano insieme all'unità effetti con il medesimo pulsante on-off

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