mercoledì 24 novembre 2010

mixer


Se da una lato le normali fonti audio (lettori cd e giradischi) hanno subito l'impatto delle nuove tecnologie il mixer rimane invece un punto fermo di tutte le consolle. I lettori cd oggi leggono spesso anche le chiavette usb e hanno funzioni di controller MIDI con relativa scheda audio e anche i giradischi sono stati "upgradati" con sistemi timecode per il controllo dei file digitali, ma la loro funzione principale, quella della messa a tempo, è ad oggi, purtroppo o per fortuna, parzialmente in declino. I software permettono, come è noto a tutti, di mixare i brani perfettamente in sync senza bisogno di agire sul pitch e senza correggerne la velocità: il motore del software, e non più quello del Technics 1210, fa tutto il lavoro. Su questo argomento si potrebbero fare diverse considerazioni, e magari saranno presto affrontate in un articolo futuro...

Se le normali fonti audio possono oggi essere tranquillamente sostituite dai deck virtuali (non importa se pilotati da un controller, da un lettore cd, da un giradischi o da un semplice tasto sync) la parte di miscelazione del suono rimane invece legata ancora ai mixer tradizionali per una serie di motivi. Partiamo da un semplice presupposto: il mixer è il cuore del sistema audio e deve necessariamente "spingere" la musica, colorire il timbro del suono e gestire il routing del segnale smistando in uscita i segnali master, rec, booth, preascolti in cuffia... I software ad oggi non hanno ancora un'adeguato processamento del segnale per i gain, le equalizzazioni e i volumi e l'uscita dalle schede audio integrate nei controller non può certo essere collegata ad una impianto di amplificazione (PA). Possiamo farlo forse con un piccolo impianto per una serata fra amici, non certo in un ambiente professionale.


Ad oggi il mercato offre sostanzialemente 2 strade: mixer digitali completi di effetti e mixer analogici classici. Lasciando da parte al momento il discorso del MIDI e delle schede audio si nota come siano scomparsi, almeno nella fascia alta di prodotti, i mixer analogici dotati di effetti (Pioneer djm600, Ecler Nuo5, Denon dnx-1500 ecc).


I mixer digitali si distinguono per offrire ad un costo accettabile una vastissima gamma di funzioni con l'inserimento abbondante di loop ed effetti su più canali, mentre quelli analogici (ovviamente a parità di fascia di prodotto) regalano sicuramente un suono più coinvolgente e ricco di armoniche.
Negli ultimi anni si è spesso utilizzata la configurazione con mixer analogico insieme all'uso dei dj-software come fonti in modo da sfruttare le potenzialità del digitale ma gestendo l'audio tramite i mixer classici, spesso Allen&Heath, per dare più corposità al suono (ma anche gli Ecler serie Nuo regalano un'ottima qualità timbrica). L'altra soluzione è invece l'uso dei normali cd/usb player e poi di sfruttare le potenzialità di un mixer digitale, spesso Pioneer (anche se Denon e Ecler offrono oggi ottimi prodotti), per la parte di effettistica e personalizzazione del set.


Ovviamente fra queste 2 impostazioni "standard" ognuno ha poi trovato la soluzione ibrida più adatta al suo set e in questo discorso si può poi introdurre la possibilità di iterazione con il pc da parte del mixer stesso, sia esso analogico (xone 4D) sia digitale (Denon dnx 1700, Pioneer djm2000...). Si potrebbe considerare se possa essere conveniente avere un mixer digitale completo di effetti come il Pioneer djm800 e poi usare anche tutti gli effetti di Traktor Pro con un controller a scapito magari della qualità del suono di uscita. Risulta anche inutile usare ancora i vinili e avere poi un mixer digitale. Così come è inutile mappare i fader e l'equalizzazione di un mixer virtuale sui fader e sull'equalizzazione di un mixer professionale: tanto vale usare il canale audio del mixer stesso, visto che di solito costa non poco...

Tutte queste parole per fare un po' riflettere: è bello avere tante soluzioni, ma è inutile averne troppe e magari ridondanti. Consiglio: scegliere con calma i prodotti che servono veramente per quello che si vuole fare.

1 commento:

Maurizio ha detto...

Complimenti per il blog: c'è bisogno di gente che scriva sapendo quel che dice! :)

Di solito leggo i blog esteri, ma sono molto contento di poter leggere articoli in italiano.

Continuate così!

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