sabato 5 marzo 2011

Prova Allen&Heath xone db4

Uno dei primi post di questo blog era proprio l'annuncio della presentazione del nuovo mixer digitale Allen&Heath alla kermesse BPM di Londra: a suo tempo era stata proposta la descrizione generale del prodotto che si può leggere nel nostro precedente articolo. Ora a distanza di qualche mese sono arrivati i primi esemplari con la conseguente possibilità di provare il prodotto. Ecco le prime impressioni dopo una prova su banco.


Il mixer è più leggero di quanto ci si aspetti e viene fornito con un'apposita bag per il trasporto. Il design è molto curato ed è interamente in lega metallica satinata con una struttura robusta e solida. La componentistica è di ottima fattura ed è la stessa degli altri prodotti xone ad eccezione dei fader, scorrevoli ma non eccessivamente per avere il giusto "grip". Quando si accende il mixer si viene subito colpiti dalla quantità di indicatori luminosi presenti sulla superficie che appare con un ergonomia inusuale rispetto alle impostazioni standard dei comandi. Un potenziometro rotativo in alto su ogni canale permette la selezione dell'ingresso da associare al canale in aggiunta ad un piccolo switch che ne seleziona la tipologia (ingresso analogico, digitale o scheda audio). I potenziometri dell'equalizzazione sono retro illuminati (particolare questo non presente nel modello presentato inizialmente) non solo per una maggiore visibilità al buio ma anche per segnalarne la modalità che è possibile scegliere fra 3 tipologie: iso, eq, filter

iso: ad attenuazione completa delle frequenze - colore blu
eq: ad attenuazione parziale ma con maggiore pendenza dei tagli delle frequenze - colore rosso
filter: l'equalizzazione si trasforma in un LowFilter e in un HighFilter con controllo di risonanza - colore rosso (risonanza) e blu (filtri LF e HF)


Oltre alla possibilità di attivare i filtri digitali su ogni canale sono presenti anche i classici filtri analogici che hanno reso celebre la serie xone posti ai lati dei fader dei canali come sul classico xone92. Risulta facilissimo fare una prova per avere un paragone sulla qualità dei filtri digitali che si comportano molto bene chiudendo le frequenze (cutoff) con un range leggermente più ampio anche se con un suono meno "pieno" ma più brillante.


Sotto l'equalizzazione troviamo il cuore creativo del mixer: per ogni canale è presente un'ampia sezione per il controllo del loop e degli effetti. Il loop è tagliato perfettamente in battuta e tramite l'apposito potenziometro a scatti si può selezionare la lunghezza desiderata (indicata dai numeri di beat) andando poi a effettuare i tagli sui valori di nota per effettuare il classico "roll". Per l'inserimento e uscita dal loop è sufficiente premere il potenziometro stesso mentre un comodo led indicherà se il loop è inserito o disattivato. Ogni unità di loop è indipendente con un autonomo bpm engine.

Sotto il loop sopno posizionati 5 pulsanti per selzionare gli effetti con un potenziometro per la gestione del parametro 'expression' e una superknob sovradimensionata per il dry/wet. I gruppi di effetti sono 5: delays, reverbs, modulators, resonators e damage. Tramite il pulsante "select" si accede al menu visualizzabile sullo schermo a destra del mixer che permette di selezionare un diverso effetto nella tipologia selezionata. Optando ad esempio per un delay è possibile scegliere fra 5-6 differenti versioni ognuna con caratteristiche peculiari di manipolazione del segnale. Sempre nel caso dell'uso di un delay la manopola "expression" controlla la quantità di feedback mentre il dry/wet gestisce il rapporto segnale/effetto. Molto interessante è la modalità 'Kill Send' attiva su delay e riverberi: si imposta schiacciando in contemporanea il tasto dell'effetto + la knob FX ADJ presente sulla destra dello schermo principale del mixer. In questa modalità quando si ruota la knob dry/wet sull'ultima porzione di arco segnalata in arancione si chiude il segnale originale (send) lasciando solo la sfumatura del feedback del delay o del riverbero. Sullo schermo lcd si possono visualizzare i bpm e la tipologia di effetto attiva su ogni singolo canale. Tenendo premuto il potenziometro FX ADJ si visualizza invece al posto dei bpm un piccolo grafico per la gestione di un ulteriore parametro dell'effetto editabile tramite il potenziometro stesso. Nell'esempio corrente si attiva un filtro (bassa alto o passa banda) con cui regolare un cutoff sul delay in uso. A seconda del tipo di delay cambierà anche il tipo di filtro che si attiva. In generale per ogni effetto le knob 'expression' e 'FX ADJ' sono assegnate alla gestione di parametri diversi.


Il suono del xone db4 è di qualità decisamente elevata, a paragone con il Denon dnx1700 è leggermente meno saturo ma più morbido, con un po' meno spinta ma con una più piacevole diffusione delle basse frequenze, sicuramente più coinvolgente anche se meno brillante dei mixer Pioneer digitali. Rispetto invece alla serie xone analogica o agli Ecler serie Nuo si sente ancora il limite di questa categoria di prodotti che inevitabilmente ha un range di frequenza leggermente più ridotto e una dinamica più piatta, ma si deve ammettere che nel panorama dei mixer digitali attuali il db4 si distingue per il timbro sonoro completo e pulito, Allen&Heath ha posto come sempre molta attenzione alla cura della qualità audio. La tecnologia Quad FX Core sviluppata per i banchi digitali Live regala poi un'effettistica estremamente definita. Gli effetti non sono mai eccessivamente invasivi e, soprattutto nelle modulazioni e nelle distorsioni, devono essere opportunamente scelti e dosati. La varietà fra le diverse tipologie e il grado di editing sono unici all'interno dei mixer dj e rispecchiano un approccio professionale dove non è sufficiente "girare la manopola" per avere l'effetto mirabolante. Gli effetti permettono veri e propri remix istantanei ma devono essere impostati e miscelati con gusto e attenzione per poter essere sfruttati a dovere, come avviene per gli effetti professionali live o da studio. Il dj professionista potrà infatti salvare le impostazioni degli effetti anche su chiave USB per ritrovare in un momento successivo i preset desiderati pronti all'uso. Inoltre la possibilità di avere lo stesso brano su più canali (tramite il selettore di ingresso) consente di campionare loop e di modificarli con l'effetto e il filtro dedicato per gestire i remix insieme al brano originale in tempo reale con delle possibilità di copia/incolla/modifica assolutamente nuove per un mixer hardware.


Il software interno di gestione permette anche di avere sotto controllo numerose impostazioni quali trim in ingresso, limiter per il segnale master, volumi dell'uscita cuffia, gestione della scheda audio USB per i segnali in ingresso e uscita...

L'xone DB4 coniuga un'impostazione lineare e chiara con le possibiltà di gestione ed editing proprie di una prodotto di fascia alta, il dj ha ora il massimo grado di personalizzazione dei mix, sicuramente un prodotto di grande impatto sul metodo di lavoro dei professionisti.

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