L'rmx1000 si compone di 4 parti distinte: l'x-pad, per la gestione dei loop e campioni, una prima unità di processamento composta dai 3 superknob, l'unità finale con 10 effetti a scelta ognuno editabile con 2 diversi parametri e l'FX Release.
Tutte le caratteristicge dell'rmx1000 sono editabili e personalizzabili tramite il software in dotazione come nell'esempio riportato nell'immagine sopra.
X-PAD: nella parte bassa a sinistra si trova una piccola strip touch composta da 5 parti che può essere utilizzata per creare un loop sul segnale d'ingresso con il classico effetto roll: quando si sposta il dito da destra verso sinistra la lunghezza del loop si accorcia (i valori di nota per la lunghezza del loop e dei samples sono comunque modificabili).
La funzione principale dell'x-pad è però quella di riprodurre i drum-kit o altri suoni caricati appositamente dal dj: si può quindi selezionare tramite i 4 pulsanti una parte di batteria e "suonarla" agendo sulla strip, il suono verrà riprodotto con intervalli più o meno lunghi a seconda del punto toccato, il tutto con il supporto tecnologico di Pioneer che "ingriglia" i suoni in modo che l'esecuzione risulti sempre perfetta. Con la funzione overdub è inoltre possibile suonare un vero e proprio groove composto dalle 4 parti disponibili, questo viene poi immediatamente salvato ed è possibile aggiungere ulteriori suoni come se si agisse sullo step sequencer di una drum machines. La possibilità di importare i propri campioni rende l'rmx1000 non solo un'effettiera ma un vero e proprio strumento per l'arricchimento dei set.
Sui suoni eseguiti tramite l'x-pad è presente anche una regolazione di tonalità tramite la manopola "pitch" che permette di aggiungere un ulteriore sfumatura al pattern suonato.
3 SUPERKNOB: le 3 manopolone permettono di gestire 4 effetti diversi misti ad un'equalizzazione.
L'"isolator" è una normale equalizzazione Kill, mentre il "cut/add" è una equalizzazione con tagli molto aggressivi quando si girano le manopole verso sinistra ed inserisce un effetto di echo verso destra, molto simile ai colorFX presenti sul djm900. Il "trans/roll" invece permette i tagli dell'eq verso sinistra con l'effetto "trans"e inserisce invece un loop quando si girano le knob verso destra: più la rotazione è completa più si accorcia il loop, il tutto editabile nei bassi medi e alti. Il "gate/drive" è derivato anch'esso dall'unità colorFX del djm900, si tratta di fatto di un compressore che chiude o apre i suoni sulle singole frequenze identificate dalle superknob.
FX: i suoni processati dall'x-pad e dalle superknob confluiscono nell'unità effetti vera e propria composta da 10 differenti fx ciascuno con 2 diversi parametri per personalizzare il sound. Si trovano riverberi, echi, crush, spiral, filtri e noise in differenti configurazioni studiati appositamente per la creazione di nuovi climax: la manopola centrale gestisce la mandata mentre 2 knob gestiscono i parametri che variano a seconda dell'effetto selezionato.
FX Release: ultima chicca, decisamente riuscita, è l'interruttore FX Release sulla destra con 3 diverse impostazioni per creare "stacchi" di sicuro effetto: può simulare l'arresto tipo vinile, chiudere lasciando il feedback di un echo e effettuare un back spin per simulare il "lancio" all'indietro di un disco
L'rmx1000 può essere collegata al pc per la personalizzazione completa della macchina: è possibile caricare fino a 16 campioni e editare i parametri degli effetti e i valori di nota associati ai diversi potenziometri e all'x-pad. Inoltre il plug-in in dotazione, vero e prorpio alterego virtuale del prodotto Pioneer, permette l'uso dell'rmx1000 come VST per i normali sequencer di editing musicale.
Prodotto consigliatissimo, con un ottimo rapporto qualità prezzo e che probabilmente vedremo presto in numerosi club!
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